google.com, pub-5905054566263355, DIRECT, f08c47fec0942fa0 la biologia - studio della vita

domenica 3 gennaio 2021

le formiche tagliafoglie

le formiche tagliafoglie

le formiche tagliafoglie

gli insetti sono parenti dei crostacei in quanto sono artropodi e hanno un robusto esoscheletro.

Ma la formica con lo scudo di roccia indossa una vera e propria armatura minerale a protezione di tutto il corpo si tratta di uno strato di calcite con  alti livelli di magnesio, lo possiamo vedere sulle formiche tagliafoglie operaie diffuse in America Centrale come in Messico Costa Rica e Panama.

Una copertura simile si può trovare solamente nei denti del riccio di mare in nessun'altra corazza si è trovato un minerale simile, in queste formiche è formato da migliaia di piccoli cristalli 

Si chiamano tagliafoglie

E' stato scoperto da poco e quasi per caso si intravede infatti una patina bianca per poterlo rimuovere ed esaminare si è provato con un normale collutorio che lo ha sciolto ed è poi stato analizzato.

Questo esoscheletro protegge le formiche nei conflitti territoriale soprattutto quando si trovano a combattere con le formiche soldato.

Questo strato si accumula sul corpo delle formiche nel tempo e si distribuisce, non solo le protegge dagli scontri ma è anche un sistema per renderle immuni da infezione.

Visto la particolare resistenza si potrebbe utilizzare tale materiale per evitare la corrosione di vari  materiali 












martedì 22 dicembre 2020

renna

renna 


animale tipico delle regione dell'emisfero boreale  con diverse sottospecie.

In Europa noi la conosciamo come renna invece nell'America Settentrionale viene chiamato caribù, vive nella tundra e nelle foreste delle regioni artiche e subartiche in Canada Alaska, Russia Scandinavia.

La renna ha un tronco slanciato e zampe corte con una testa allungata e narici larghe, mentre gli occhi sono piuttosto piccoli e ha un mantello folto di colore biancastro e marrone con una folta criniera per sfidare il freddo .

Gli zoccoli sono bianchi e larghi e gli permettono di camminare facilmente sulla neve  hanno le corna sia le femmine che i maschi e si rinnovano ogni anno, vivono in branchi e sono migratori nel periodo tra aprile e maggio verso la tundra che si ricopre di vegetazione.

Le femmine iniziano a migrare prima e partoriscono tutte a maggio e a fine estate si riuniscono di nuovo con  la migrazione di ritorno. Sono ruminanti mangiano muschi e licheni

Vengono allevate dalle popolazioni delle zone artiche e subartiche per il pelo la carne e come animali da traino 

Le dimensioni variano dall'area geografica, nelle latitudini meridionali sono più grandi rispetto a quelle del nord.

E' più grande il maschio di molto rispetto alla femmina.

mercoledì 2 dicembre 2020

orso polare

orso polare 


l'orso polare o orso bianco lungo 2 metri e mezzo e con un peso di 700 chili ha un pelo molto folto che  serve come isolamento dal ghiaccio, resiste a micidiali bufere di vento e di neve 

Nei cuccioli il pelo è bianco mentre gli adulti hanno un pelo giallognolo.

percorre lunghissime distanze sui ghiacci soprattutto è un ottimo nuotatore. Galleggia e utilizza come spinta le zampe posteriori.

Un animale molto potente possono spostarsi con buona velocità. L'orso è diffuso intorno alle regioni polari artiche, in Canada Groenlandia, in Siberia e sull'Isola di Wrangel.

Potrebbe essere un parente del orso bruno e che ha cambiato colore per via dell'ambiente in cui abita e anche le orecchie sono ridotte per mantenere il calore.

di solito sono solitari ma per il periodo della riproduzione si riuniscono in coppie. Le madri cercano una tana per l'inverno per dare alla luce normalmente due cuccioli. Non si nutrono ma consumano il grassi accumulati.

L'orso bianco si nutre degli animali che trova dove vie per esempio uccelli marini, renne volti artiche.

Diversamente dagli altri orsi non vanno in letargo, vivono 25 anni, riescono a nuotare fino a 100 chilometri senza riposare


venerdì 20 novembre 2020

dedrolagus - animali

 dedrolagus - animali 


sembra siano discendenti dei canguri e gli wallabi infatti hanno caratteristiche simili, soprattutto gli arti posteriori lunghi e forti che riescono a farli muovere più velocemente sugli alberi riescono a bilanciarli meglio quando passano da un ramo ad un altro 

mentre invece sono goffi e lenti a terra, si nutrono di foglie e frutti, ma se riescono a trovarli possono cibarsi di cereali, corteccia e uova. 



domenica 1 novembre 2020

ibis eremita

 ibis eremita 

l'ibis eremita è un trampoliere si chiama così perchè nidifica in posti impervi rocciosi. Una volta nidificava in Italia ora è estinto in Europa, si trova invece in Marocco ed è a rischio estinzione


E' lungo circa 80 cm con una apertura alare che arriva a 135 cm i maschi sono più grandi delle femmine ed hanno anche il becco più lungo.

Sono completamente neri con riflessi verdi  violetto e bronzo sul petto e sulle ali. Sul retro della testa hanno delle penne arruffate e formano un ciuffo sulla testa 

Hanno delle parti nude nel corpo che sono di colore rossiccio, le zampe sono robuste con artigli piuttosto  forti e uncinati, hanno tre dita rivolte in avanti e una all'indietro 

Gli occhi sono laterali piuttosto grossi di colore giallo ocra, il becco è lungo e si restringe verso la punta

L'ibis eremita passa molto tempo in gruppo, cercano cibo nelle zone steppose, camminando e cercando la preda che di solito consiste in piccoli rettili che trovano nel terreno sabbioso, ma si cibano anche di piccoli mammiferi e insetti, lumache e aracnidi.

Raggiungono la maturità nei primi tre anni, i piccoli vengono nutriti fino al secondo mese di vita quando imparano a volare


martedì 20 ottobre 2020

il gatto - le anomalie della terza età

Il gatto anziano manifesta cambiamenti da non sottovalutare


Problemi ad affrontare  con terapie farmacologiche e comportamentali

la vecchiaia di per sé non è una malattia  ma è una condizione associata alla riduzione delle capacità dei gatti  di affrontare e reagire ai fattori stressanti psicologici e ambientali 
un gatto anziano  in genere ha una più bassa soglia di tollerabilità nei confronti della confusione e dei cambiamenti  deve quindi  disporre di un luogo sicuro ed esclusivo dove potersi rifugiare senza intrusioni di alcun tipo 
trascorre inoltre molto tempo a dormire  e la sua maggiore immobilità va  compensata con maggiore arricchite con maggior arricchimento ambientale  croccantini in palline  o scatole forate
i cambiamenti comportamentali riguardano spesso  le interazioni dell'animale con i membri della famiglia  umana
in certi casi può ricercare continuamente un contatto fisico   e non vivere serenamente le nostre assenze  prolungate in certi casi può manifestare intolleranza al contatto fisico prolungato e reagire quando le nostre coccole diventano insistenti.

lunedì 5 ottobre 2020

stella marina

stella marina


gli echinodermi invertebrati detti asteroidi sono conosciuti come stelle marine. Di solito hanno 5 raggi o braccia, ma alcune specie ne hanno sei e possono arrivare a 50.

Le stelle marine hanno le braccia piuttosto tozze , la sezione delle braccia appiattita, e hanno una continuità diretta con il disco centrale.

Mancano di un cervello centrale, hanno un sistema nervoso complesso con un anello nervoso intorno alla bocca e un nervo radiale che corre lungo ciascun braccio. Il sistema nervoso periferico è composta da due reti nervose, una sensoriale nell'epidermide e un sistema motorio nella cavità celomatica collegati da neuroni. 

Per la conformazione del sistema vascolare le stelle marine e gli altri echinodermi non riescono a filtrare tossine quindi sono particolarmente vulnerabili alla contaminazione delle acque.

La stella marina passa la maggior parte della sua giornata a cercare il cibo. Ingoia piccole prede intere e alcune stelle marine possono rovesciare lo stomaco e digerire le prede esternamente.

Si cibano di crostacei molluschi e anche ricci con le sue braccia riesce ad aprire anche i gusci molto resistenti per cibarsene. Non è vittima di predatori ma solo di parassiti.

Visto che mangia continuamente è considerata uno degli animali marini più voraci







sabato 19 settembre 2020

granchio yeti

granchio yeti 


questo granchio è stato scoperto nel 2006 nel sud del Pacifico a 200 metri di profondità vicino all'isola di Pasqua  

i ricercatori lo hanno chiamato Kiwa, Dio del mare o dea della mitologia della Polinesia chiamato anche yeti per via del suo colore e della sua forma

vive in zone che sono circondate da fonti idrotermali ed è una specie onnivora prima di occhio, ma grazie alle sue setole e chele riesce a muoversi attraverso le profondità marine 

Le setole possono raggiungere 15 cm,. Si è scoperto che ha una relazione simbiotica con i batteri di cui le sue setole sono ricoperte e che consumano le sostanze nocive che lo ricoprono 

Dopo la scoperta di questo granchio possiamo affermare che il mare ci riserva sempre  molte sorprese, anche se questo granchio non ama farsi vedere ed è molto schivo 




lunedì 14 settembre 2020

pantera nera

pantera nera


pantera nera è il nome di alcune specie di felini. In Nord America con il termine pantera si intende il puma mentre in America del Sud si intende il giaguaro. Nel resto del mondo viene riferito al leopardo.

Il colore nero e causato da una mutazione genetica questi animali soffrono di melanismo ma guardando bene le pantere nere si possono intravedere le macchie 

Ci sono anche pantere bianche perchè albini. Le pantere sono più piccole dei leopardi, sono abili a cacciare 

Nei giaguari la mutazione è dominante quindi nascono giaguari neri anche se uno solo dei genitori è nero, nei leopardi i cuccioli sono neri se entrambi i genitori hanno la mutazione anche nascosta 

I giaguari neri sono meno fertili dei leopardi normali. Non esistono autentici puma che soffrono di questa mutazione i puma neri sembra che in realtà non esistono e  che si tratti di un criptide

Protagonista di fumetti e cartoni animati, è agile, trascorre le giornate sugli alberi 

In pericolo  a causa della deforestazione e dall'uccisione da parte dell'uomo 

 


domenica 6 settembre 2020

bradipo

 bradipo 

il bradipo non è


capace di tenere una temperatura corporea costante come i rettili, vivono in ambienti tropicali miti e umidi non è parente della scimmia ma del formichiere e dell'armadillo 

I maschi non lasciano mai il loro albero a differenza delle femmine che lo lasciano al figlio una volta che ha raggiunto la maturità sessuale, vivono fino a 40 anni

Questo animale è famoso per la sua lentezza ( dorme fino a 20 ore al giorno )che, insieme all'umidità dell'ambiente fa si che la sua pelliccia si riempia di piccole alghe e funghi, ma anche di coleotteri e farfalle notturne

Ha denti primitivi poiché si ciba di alimenti facilmente masticabili, arriva a misurare 60 cm e raggiunge al massimo un peso di 8 kg, la testa ruota di 270°

In acqua è invece un ottimo nuotatore, si ciba di frutta e verdura  che gli forniscono l'acqua necessaria infatti non beve

E' un animale solitario segnano i rami con le ghiandole anali per segnalare la presenza alle femmine si riproducono a marzo e aprile a terra e dall'accoppiamento nasce un solo piccolo dopo sei mesi la madre lascia l'albero al piccolo che resterà sull'albero tutta la vita




mercoledì 2 settembre 2020

scimmia ragno

  scimmia ragno 


è un mammifero che appartiene al genere Ateles dal greco  Ateleia cioè incompleta perchè gli mancano i pollici, hanno lunghe braccia e gambe e la coda prensile senza peli sulla puntaper questo motivo sembrano grandi ragni . Il pelo può essere di diverso colore dal bianco al nero al marrone.

Il muso è piccolo con le narici larghe, le dita sono lunghe, le mani e i piedi di solito sono neri. Trascorrono le loro giornate su alberi delle foreste pluviali in America centrale e meridionale.

Mangiano di solito frutta. Ma quando scarseggia mangiano anche fiori insetti e foglie. Vivono in gruppi fino a 25 membri sono molto intelligenti emettono suoni e marcano il territorio con il loro odore. 

Si riproducono con una gestazione fino a 232 giorni danno alla luce un solo piccolo al massimo due gemelli, possono vivere fino a 27 anni in natura. E' una specie che sta diminuendo i suoi esemplari l'uomo è la causa per la deforestazione e la perdita del loro habitat, sono sensibili anche alla malaria