google.com, pub-5905054566263355, DIRECT, f08c47fec0942fa0 la biologia - studio della vita

lunedì 11 settembre 2017

animali domestici - il criceto

animali domestici - il criceto

Di piccole dimensioni questo roditore ha bisogno in realtà di grande spazio in cui potersi muovere per la sua indole dinamica e curiosa.

Il criceto vive prevalentemente di notte è molto attivo  e ama muoversi nella propria tana. Quindi meglio tenerlo lontano dalle camere da letto.

E' diventato ormai uno degli animali da compagnia più diffusi. Anche lui necessita di cure e attenzioni.

Esistono diverse specie di criceti ma la più diffusa è quella dorata di dimensioni maggiori rispetto alle altre  e ha un mantello riccio  lungo o corto di colore pezzato. Un'altra varietà  che si trova nelle case  è il criceto siberiano  caratterizzato da una coda corta e pelo marrone.

Ha un carattere solitario. Se volete comprarne due meglio non dello stesso sesso per evitare violenti scontri. Quando si hanno un maschio e una femmina meglio non eccedere con le gravidanze che potrebbero metter in pericolo la salute della mamma e dei cuccioli.

Nonostante la piccola taglia per poter vivere bene ha bisogno di parecchio spazio  è molto curioso e ingegnoso  ama esplorare. Per questo è necessario procuragli una gabbia grande e piena di stimoli  come la classica ruota  giochi con materiale da riciclo, come rotoli di carta igienica scatole di cartone con la paglia in modo che possa costruirsi la sua tana.
La gabbia deve essere semplice da pulire e il fondo ricoperto di pellet carta trucioli  che non contengano sostanze tossiche.
Deve essere posizionata in una posto tranquillo  al riparo dal sole e dai caloriferi evitare le correnti d'aria.

Cosa mangia?

Di solito il criceto mangia i semi  e certe volte frutta e insetti. Esistono in commercio  mangimi in pellet o cereali e verdure  sia crude che cotte.
Se vogliamo in piccole quantità possiamo somministrare anche fette biscottate.
Meglio sostituire il cibo ogni giorno e cambiare tutta la lettiera almeno una volta a settimana.

lunedì 4 settembre 2017

volpe - (vulpes vulpes)

volpe (vulpes vulpes)

Mammifero carnivoro della famiglia dei canidi di dimensioni corporee comprese fra i 24 e i 100 cm esclusa la coda che misura dai 18 e 35 cm. E' caratterizzata da pelo molto folto sul corpo e sulla coda  di colore variante dal grigio rossastro da orecchie grandi e naso aguzzo. Si ciba di piccoli mammiferi uccelli insetti e frutta  e ha abitudine diurne e notturne. Il genere comprende la volpe comune  o volpe rossa ampiamente diffusa nella regione paleartica e nell'America settentrionale e altre otto specie in aree più ristrette. Lo stesso nome indica altri animali  appartenenti a generi diversi della stessa famiglia  volpe bianca o polare genere di carnivori con una sola specie  Alopex lagopus, affine ma più piccola della volte il cui mantello grigio brunastro d'estate diventa bianco d'inverno: vive in Groenlandia, Spitzberg, ecc (con varie sottospecie tra cui la volpe azzurra dal pelo morbido e foltissimo che in estate presenta un tenue colore ardesia) la volpe grigia delle pampas  e la volpe dei boschi entrambi in America Meridionale. In  passato la volpe è stata attivamente cacciata per la pelliccia molto pregiata sia nelle varietà a pelo rosso sia e più nella varietà nera (volpe argentata. Attualmente la caccia alla volpe viene praticata  soprattutto come esercizio sportivo e si effettua con due diversi sistemi: all'aspetto con uno o due cani appositamente addestrati i quali penetrando nella tana cercano di far uscire la volpe da uno dei vari ingressi in vicinanza dei quali sono appostati i cacciatori  oppure in battuta  con mute di cani  da seguito e cacciatori a cavallo  secondo il modello inglese che consiste nel lanciare alla ricerca della volpe i cani i quali frugano tutte le macchie e gli anfratti fino a che scovata la volpe inizia la caccia vera e propria cioè  l'inseguimento dei cacciatori a cavallo. Una tecnica che si spera venga vietata nel tempo.

martedì 20 giugno 2017

il gatto - quando e come deve mangiare

il gatto - quando e come mangia

L'appetito del gatto è molto variabile  in base alla stagione al ciclo riproduttivo  e delle condizioni climatiche.
Quindi bisogna adeguarsi alle sue esigenze non possiamo costringere il gatto mangiare pasti regolari perché preferisce decidere lui quando mangiare.
Non è sufficiente abituare il cucciolo ad una alimentazione varia per fare in modo che poi da grande mangi un po' tutto una volta cresciuto assumerà gusti precisi.
Il gatto è molto abitudinario e si nutre o di una marca ben specifica o desidera cibo diverso e spesso queste preferenze cambiano  improvvisamente soprattutto se un cibo lo ha fatto stare male non lo mangia più.

LE VERDURE
Non sono certo il cibo preferito visto che è prevalentemente carnivoro in natura spesso si ciba di verdure ingerite dalla preda quindi in casa si potrebbe provare a dare verdure passate oppure nutrirlo con cibi confezionati ricchi di fibre.
Può vivere bene senza verdure ma non rimane in salute se si ciba sono di quelle ha bisogno di carne.
L'erba gatta è utile non solo per lo stomaco ma perché contiene acido folico utile per la produzione di emoglobina

LATTE
 Il latte non viene ben digerito anche dai gatti che provoca loro aerofagia e dissenteria per evitare problemi intestinali ne esistono tipi per i gatti facilmente digeribili

PESCE
Non a tutti i gatti piace alcuni ne vanno ghiotti altri meno. Anche per loro meglio cotto per evitare parassitosi.

ALIMENTI PRONTI

CIBO SECCO
Le crocchette o croccantini  sono molto in uso  soprattutto perché al gatto piacciono molto meglio utilizzare quelle di alta qualità con nutrienti dosati secondo le necessità dei gatti.
Se ricchi di magnesio possono causare problemi ai reni.
Il cibo secco ha il vantaggio che non deperisce subito all'aria e contengono tutti i nutrienti necessari.
Vanno accompagnati assolutamente con acqua perché sono essiccati e non ne contengono.
Le crocchette sono molto adatte per i gatti dall'appetito difficile e evitano anche la produzione di tartaro.

CIBO UMIDO

lunedì 29 maggio 2017

parco faunistico - Agrate Conturbia Novara

parco faunistico - Agrate Conturbia Novara

Bellissimo parco con animali particolari tipo il gatto orsino che non si trova in tutti i parchi immerso nel verde si può fare una bella passeggiata tra gli animali.










mercoledì 24 maggio 2017

casette degli uccellini

Le casette degli uccellini

E' arrivato il bel tempo e anche gli uccellini migrano si vedono e si sentono stormi di rondoni e allora ci viene voglia di costruire una casa per gli uccellini. Per vederli più da vicino

Soprattutto in Gran Bretagna  sono molto comuni i nidi artificiali si possono costruire il che può diventare un hobby ma chi non vuole far da sé può acquistarli anche presso le associazioni protezione uccelli.

Non tutti gli uccelli entrerebbero in un nido artificiale ma solo le specie che nidificano nelle cavità di alberi o tetti.

Potrebbero esser scatole di legno ma anche pezzi di tronco cavi. E a seconda della specie variano anche i modelli. Soprattutto la grandezza del foro potrebbe escludere alcuni.

Il foro non dovrebbe comunque essere troppo grosso perché alcuni predatori potrebbero approfittarne.
Importanti anche le dimensioni interne perché dovrebbe avere lo spazio per contenere eventuali pulcini  e profonda in modo che i pulcini non possano cadere fuori senza esagerare perché altrimenti dovrebbero fare molta fatica per raggiungere il foro.

Quindi se preparerete una deliziosa casetta non sarà solo una decorazione per il vostro giardino o per il terrazzo ma servono soprattutto a osservare gli uccellini  che puntuali vengono a farci visita.

Dotati di mangiatoie diventano il luogo ideale per garantire sicurezza e comodità agli uccellini.

Spesso capita che gli uccellini non usino la nostra cassetta ciò non significa che non sia adatta ma magari non è posizionata bene per noi si perché riusciamo a godere del loro spettacolo ma per loro probabilmente no.

Meglio posizionarla  almeno a un paio i metri di altezza  da terra lasciando almeno un metro  libero  davanti all'ingresso a una buona distanza di sicurezza da rami  o strutture  che potrebbero rendere agibile l'ingresso ai predatori.
Fondamentale che non entri l'acqua per non bagnare i pulcini. Se noi lo posizioniamo prima del periodo riproduttivo loro sono già abituati a vederlo e potrebbero entrarci volentieri.
Se il nido artificiale viene utilizzato sarebbe opportuno ripulirlo.

Con un po' di pazienza vedrete che soddisfazione

martedì 28 marzo 2017

Dalmata

Dalmata

Storia

una razza antica dalle origini incerte. Alcuni vedono come suo avo  il Bracco del Bengala, cane estinto, incrociato con un bull terrier prima e poi con il pointer. Altri ritengono che il Dalmata abbia le stesse origini dell' alano arlecchino. La Federazione Internazionale riconosci come un progenitore solo il Pointer di 'Istria.

Il sesto gruppo della Federazione cinologica internazionale riunisce i segugi e cani per pista di sangue. Si tratta di razze selezionate per individuare le tracce della selvaggina inseguirla e recuperarla quando è stata ferita. Nella sezione razze affini sono collocate  due razze di difficile classificazione uno è il Rhodesian Ridgeback e altre di dalmata un braccoide che ha svolto compiti da segugio ma che oggi viene utilizzato come cane da compagnia.

 ambiente ideale

il dalmata è una razza  che in passato ha svolto con l'efficacia l'attività venatoria ma che oggi è a tutti gli effetti un cane da compagnia. Dal suo passato conserva una resistenza atletica la fatica che si concilia con una grande capacità di adattamento alle varie situazioni. Si abitua quindi facilmente sia la vita in giardino sia in appartamento.

Carattere

Il dalmata è una razza da notevole resistenza fisica un carattere festoso gioviale ama molto il gioco soprattutto quando coinvolto dal proprietario. E' un cane particolarmente estroverso perciò la timidezza il timore verso gli estranei sono considerati difetti per questa razza.

Salute e cura


 il Dalmata non necessita di particolari cure al di fuori della normale igiene. Uno dei maggiori problemi di salute di questa razza e la propensione alla sordità congenita. Altro problema frequente alla predisposizione genetica alla formazione di calcoli renali per via di un difetto del metabolismo dell'acido urico.

La scelta del cucciolo

l'allenatore non può cedere un cucciolo prima che abbia compiuto 2 mesi di vita chiedere all'allevatore la genealogia e la storia clinica del padre e della madre per controllare che non abbia patologie ereditarie.
 Chiedere informazioni circa la linea e l'eventuale presenza di campioni e cani famosi
chiedere all'allevatore se ha già sverminato e vaccinato il cucciolo
il cucciolo deve essere giocoso e non avere pancia gonfia perdite dal naso e

giovedì 2 febbraio 2017

Cane piccolo è arrivato un cucciolo

Cane piccolo è arrivato un cucciolo

Per comunicare il cane e si avvale di tutti i cinque sensi vista tatto gusto udito e tatto utilizzando un insieme di comportamenti istintivi e di più complesse risposte acquisite. Come tutti i mammiferi il cane è in grado di adattarsi a svariate condizioni, e quindi anche una nuova casa una nuova famiglia, ma bisogna ricordare che tale adattamento è vincolato ai limiti della comunicazione e comprensione canina. Qualsiasi sia la circostanza è nuova vero della famiglia per reagire soltanto come un cane. Le caratteristiche di questa reazione sono diverse in base al cucciolo. Tale comportamento  è il risultato di tante combinazioni tipo influenza genetiche l'ambiente e le interazioni sociali con la propria ed altre specie nei primi periodi di vita. Non ci sono comportamenti tutti uguali infatti ogni  cane è un individuo a sé può essere necessario adattare le regole alla propria situazione particolare.

L'arrivo del cucciolo nella nuova casa coincidere con il primo distacco dalla madre e dai fratelli fino a questo momento la madre ha rappresentato la figura più importante della sua vita ed entrando nella nuova famiglia ha bisogno di formare i nuovi attaccamenti nuovi legami sociali. Il cucciolo trasferirà con l'attaccamento verso la madre alla persona che si prenderà cura delle sue necessità primarie ovvero alimentazione calore e conforto. In molti casi il nuovo arrivato svilupperà un legame particolarmente stretto con un membro della famiglia.

Quella sicurezza di una relazione affidabile su cui contare cucciolo può iniziare il suo viaggio alla scoperta del mondo degli uomini. Se il legame forte con il padrone  è positivo per il cucciolo nelle prime fasi, arriva il momento in cui il nuovo arrivato di imparare a reggersi  sulle proprie zampe. Come il cane selvatico sostituisce l'attaccamento alla madre fratelli con più forte legame con il branco nel suo insieme. Il cane domestico ha bisogno di un simile passo. Inizialmente la perdita di questo legame può essere difficile tanto per il cane quanto per il padrone ma bisogna comprendere che si tratta di un passaggio vitale per lo sviluppo del cucciolo. Allentare il livello di attaccamento non significa cessare la relazione affettiva bensì continuare ad avere bellissimo rapporto nei termini stabiliti dal proprietario.

 D'ora in avanti iniziative riguardanti le relazioni sociali dovranno venire dal padrone al cucciolo. Se questo processo sarà portato a termine con successo il cucciolo imparerà che le azioni sociali non sono disponibili ad ogni sua richiesta. Ciò gli insegnerà ad affrontare i momenti di solitudine inevitabilmente associati alla sua condizione di cane domestico.  I cuccioli Che non vengono cresciuti in questo modo rimangono dipendenti al padrone e  sono predisposti all'ansia di  separazione.