tutto cioè che si vede nel mar rosso e che sembra rocca in realtà è tutto corallo
la barriera corallina si estende nella fascia intertropicale la barriera che possiamo ammirare nel mar rosso è leggermente più a nord il suo sviluppo è dovuto al fatto che nel mar rosso non sfociano fiumi non essendoci particolare spostamento della sabbia l'acqua risulta più cristallina quindi la luce riesce a far si che le alghe crescano numerose grazie alla fotosintesi e anche la salinità aiuta alla formazione di questo ecosistema adatto alla formazione dei coralli che si può paragonare ad una foresta marina in cui convivono diversi habitat e quindi anche diverse specie
la barriera corallina costituisce un elemento importante nella vita dell'uomo
la pesca
protegge la costa dal moto ondoso
ci fornisce biomateriali nel campo farmaceutico ultimamente con la formazione corallina stanno cercando di riformare le ossa umane da utilizzare come protesi
il turismo
la barriera corallina è formata da polpi che si ricoprono di un cappotto di calcare il coralli vivono in simbiosi con le alghe (le alghe fanno la fotosintesi e forniscono energia ai polpi e gli scarti del corallo servono alle alghe per sopravvivere nel momento in cui il corallo sta morendo le alghe lo lasciano questo fenomeno viene chiamato sbiancamento
il colore dei coralli dipende dal tipo di alghe che lo ricopre
le minacce che incombono sulla barriera corallina son diverse :
l'overfishing cioè la pesce indiscriminata
le attività umane (chi non presta attenzione ai danni che può causare)
inquinamento
i cambiamenti climatici che hanno causato l'aumento della temperatura dei mari modificando il ph
l'università di Bologna ha deciso di iniziare questo progetto STE SCUBA TOURIST FOR ENVIROMENT coinvolgendo i turisti
facendo lezioni ai bambini ed educazione ambientale
e più importante facendo compilare un questionario in modo da censire le specie presenti
l'affidabilità di questi questionari è stata stabilita al 65%
il sito è www.steproject.org
le specie presenti nel reef del mar rosso sono
il dugongo che non è una leggenda ma anche se molto difficile da vedere ogni tanto questa grande mucca di mare si fa anche fotografare e riprendere
le tartarughe che brucano le alghe e che vengono a galla solo per prendere fiato
il corallo di fuoco il suo nome non deriva dal meraviglioso colore rosso ma dal fatto che chi viene accidentalmente a in contatto con lui può ricevere una ferita piuttosto fastidiosa
la stella corona di spine che è velenosa e che è particolarmente golosa di corallo
una curiosità dato che un suo famigerato predatore si è ridotto di numero ha iniziato a riprodursi paurosamente danneggiando moltissimo la barriera tendando di ridurne la quantità si è pensato bene di ucciderla tagliandola in due ma ben presto la famiglia si è raddoppiata in quanto la sua riproduzione avviene per scissione
seppie e totani seppie famose per la loro tasca di inchiostro intelligenti e grandi predatori
il pesce chirurgo dotato un micidiale rasoio sulla pinna dorsale
pescepalla dalla caratteristica curiosa che per sfuggire ai predatori si gonfia come un pallone ma poverino in questo modo si stressa e quindi evitiamo di spaventarlo
trigoni che molto velenosi se pungono con la spina in fondo alla coda
le razze non velenose molto eleganti quando ""volano" nell'acqua
e i delfini stenella molto divertenti e simpatici con i loro giochi d'acqua
il pesce pagliaccio il simpatico nemo
che vive in simbiosi con la sua amica carissima l'anemone
quindi cosa abbiamo imparato da tutto ciò non dobbiamo toccare niente nel mare non solo perché sono pericolosi ma evitiamo di rovinare una bellezza che va preservata nel tempo e con i nostri batteri che non esistono in acqua possiamo provocare gravi danni a queste meravigliose creature
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