google.com, pub-5905054566263355, DIRECT, f08c47fec0942fa0 la biologia - studio della vita

martedì 16 febbraio 2021

gli animali più semplici - le spugne o poriferi

 gli animali più semplici - le spugne o poriferi 


il gruppo più semplice di animali attualmente viventi sulla terra è quello delle spugne, che costituiscono il Phylum porifera. Quest'ultimo deriva dal fatto che il loro corpo è perforato da numerose aperture, i pori inalanti attraverso i quali l'acqua entra nella cavità interna dell'organismo. Questo è formato da due strati cellulari uno strato esterno, o ectoderma  e uno interno, o  endoderma.

Tra questi due strati c'è una sostanza gelatinosa che contiene cellule non specializzate che, nel corso della vita della spugna, possono trasformarsi in cellule specializzate. La forma del corpo è in genere simile a un sacchetto, o a un cilindro rigonfio, avente a un' estremità un'apertura più larga, detta osculo o poro esalante, attraverso cui l'acqua fuoriesce dal corpo della spugna.

Le spugne sono animali prevalentemente marini; spesso sono riunite in colonie in cui non è sempre semplice distinguere il singolo individuo.

Le spugne adulte vivono attaccate permanentemente a un substrato, che può essere uno scoglio o un fondale. Un organismo  che vive attaccato a un substrato è detto sessile. Le spugne sono pertanto animali sessili.

Le pugne si nutrono di microscopici  organismi contenuti nell'acqua; con l'acqua avvengono direttamente degli scambi gassosi della respirazione e nell'acqua sono riversati i prodotti di rifiuto.

Le spugne  non possiedono uno scheletro : esse hanno però spesso come elementi di sostegno strutture rigide chiamate spicole, che a  seconda delle spugne possono essere costituite di sostanze diverse.

Le spicole sono impiantate nello strato di sostanza gelatinosa compreso tra ectoderma ed endoderma. Oltre alla funzione di sostegno le spicole hanno una funzione protettiva: pochi pesci gradiscono un boccone pieno di oggetti pungenti come aghi.

Le spugne sono raggruppate in tre classi in base alla sostanza che funge da sostegno. Una classe ha le spicole fatte di carbonato di calcio. Un'altra ha spicole silicee :  quando sono liberate dalla parte organica sembrano fatte di vetro. Le spugne della terza classe non hanno le spicole, ma fibre cornee elastiche, tra queste spugne vi sono quelle che, dopo essicamento, oggi vengono sostituite da quelle sintetiche utilizzate nei nostri bagni.

In alcune spugne vi sono cellule capaci di accorciarsi contraendosi determinando così dei movimenti, anche se non si può parlare di vera e propria locomozione.

Le spugne  non sono dotate di un sistema nervoso: sono  le singole cellule che rispondono  direttamente agli stimoli: Le spugne sono infatti gli unici animali che non hanno cellule nervose differenziate.

Le spugne possono riprodursi sia sessualmente che asessualmente: Nella riproduzione sessuata, alcune cellule dello strato gelatinoso, si specializzano  e diventano a seconda dei casi  cellule uovo o spermatozoi. In alcune specie gli individui sono ermafrodito, producono cioè sia cellule uovo che spermatozoi; in  altre specie i sessi sono separati, cioè ci sono maschi e femmine. La fusione di uno spermatozoo con una cellula uovo dà uno zigote che si sviluppa dando una larva, cioè un individuo immaturo molto diverso da quello adulto, che si muove liberamente nell'acqua  fino al momento in cui si fissa a un supporto, dove continua il suo sviluppo fino a divenire una spugna adulta.

Nella riproduzione asessuata  una nuova spugna può crescere come una gemma dal corpo della madre, da cui poi si separa, oppure può avere origine da un frammento  staccatosi da un individuo adulto.

Alcuni embrioni  prodotti asessualmente  sono dotati di flagelli e nuotano fino a fissarsi e formare nuove spugne. Altre volte invece  gruppi di cellule con riserve di nutrimento e rivestite da un robusto involucro costituiscono  strutture chiamate gemmule, molto resistenti all'essicamento  e alle basse temperature, che riescono a superare periodi avversi per la vita dell'organismo; quando le condizioni esterne tornano a essere favorevoli dalle cellule delle gemmule si formano nuove spugne complete.

Le spugne sono gli animali più semplici. Esse hanno cellule specializzate  ma le cellule non sono realmente  organizzate in tessuti. Mancando un tessuto nervoso, non ci è coordinazione tra le diverse parti dell'organismo.


martedì 12 gennaio 2021

il ciclo vitale dell'energia

 il ciclo vitale dell'energia 


i produttori sono gli organismi capaci di produrre nutrimento. Uno dei più importanti tipi di nutrimento che essi producono è uno  zucchero; non esattamente lo zucchero che mettiamo nel caffè, ma è molto simile. Lo zucchero è solo una delle tante sostanze che un produttore fabbrica; al momento  però per semplificare al massimo il nostro discorso, ci riferiremo  unicamente ad esso.

La fabbricazione dello zucchero  comporta da un punto di vista chimico  e fisico del lavoro e pertanto richiede un apporto di energia. La maggior parte dei produttori ricava tale energia della luce solare . E' attraverso la fotosintesi che l'energia della luce solare viene utilizzata per combinare assieme l'acqua  e un gas, l'anidride carbonica e formare zucchero . A tal fine  è indispensabile la presenza di una particolare sostanza la clorofilla che è in grado di catturare l'energia dalla luce solare. Mentre dell'acqua e l'anidride carbonica provengono dall'ambiente esterno la clorofilla è sintetizzata dal produttore stesso. La clorofilla è la sostanze a cui è dovuto il caratteristico  colore verde della maggior parte delle piante.

Attraverso la fotosintesi quindi una piccola parte dell'energia solare è traferita allo zucchero e immagazzinata in esso. Successivamente, tale  zucchero verrà bruciato  da parte del produttore stesso o da consumatore  per ricavarne energia. Questa combustione dello zucchero da parte degli organismi che si svolge all'interno delle cellule viene chiamata respirazione cellulare. Per mezzo della respirazione cellulare  l'energia che in origine era del sole viene trasferita agli essere viventi che la utilizzano per svolgere le loro funzioni vitali. Tuttavia  di anidride carbonica e di acqua non c'è provvista illimitata. Come  si spiega allora che queste sostanze continuano a esser disponibili ai produttori ?

Il fatto è che nel corso della respirazione cellulare lo zucchero viene bruciato ossia demolita ad anidride carbonica e acqua cioè esattamente le stesse materie prime richieste dalla fotosintesi.

Queste sostanze vengono quindi restituite continuamente all'ambiente ; l'acqua che, sotto forma di vapore, si mescola  all'aria, torna  poi sotto forma di pioggia al terreno o alle masse d'acqua (laghi mari ecc.)  mentre l'anidride carbonica resta in parte nell'aria  e in parte si scioglie nelle acque. In questo processo nulla va perduro : le diverse sostanze sono continuamente usate  e riciclate. Ad esempio  in questo momento il vostro corpo sta bruciando dello zucchero; ebbene  il carbonio che entra nella composizione di questo zucchero potrebbe essere lo stesso che milioni idi anni fa era contenuto in una felce gigante o in un dinosauro.

Il processo di respirazione cellulare libera dunque acqua  e anidride carbonica materie prime necessarie per la fotosintesi. A sua volta la fotosintesi produce zucchero e libera ossigeno; l'ossigeno  è indispensabile alla maggior parte degli organismi per bruciare lo zucchero. Come si vede, il processo di respirazione cellulare e la fotosintesi sono interdipendenti.

Un produttore  brucia esso stesso parte dello zucchero che ha fabbricato e utilizza  per i propri processi vitali l'energia  che ne ricava. Può  poi succedere che quel produttore sia mangiato da un consumatore : un topo campagnolo, ad esempio è un animale che si nutre  direttamente dai produttori di cui si nutrono e ne utilizzano l'energia  per le proprie necessità. A sua volta  una biscia può catturare il topo e mangiarselo e un falco può fare altrettanto con la biscia. Gli animali  che hanno come preda  altri animali vengono denominati  predatori . Al trasferimento  di energia , a partire da piante, attraverso una serie di animali che si nutrono di altri animali o di piante si dà il nome di catena alimentare frumento - topo - biscia - falco è appunto una catena alimentare. 

Nel corso di tutta la vita gli organismi scaricano nell'ambiente prodotti di rifiuto; inoltre gli organismi muoiono. Sui  prodotti di rifiuto e sui cadaveri operano lunga una catena alimentare  altri componenti della comunità biologica; si tratta di organismi come batteri e funghi che provocano i processi di decomposizione e vengono detti appunto decompositori. I decompositori sono dei consumatore che ricavano energia loro necessaria bruciano le sostanze complesse ancora presenti nei prodotti di rifiuto e nei cadaveri. Così facendo i decompositori liberano anch'essi anidride carbonica e acqua che in tal modo diventano nuovamente disponibili per i produttori. I decompositori  restituiscono inoltre all'ambiente sostanze contenenti elementi chimici come l'azoto  lo zolfo e il fosforo che verranno poi riutilizzati da altri esseri viventi.

In tal modo  nelle comunità biologiche  gli elementi chimici essenziali alla vita vengono continuamente riciclati.

Lungo l e diverse catene alimentari si ha un trasferimento  di energia da un essere vivente all'altro .L'energica da un essere vivente  all'altro. L'energia che un organismo utilizza per funzionare non è però  ulteriormente utilizzabile. A differenza dunque delle sostanze materiali l'energia non può essere riciclata. Ne consegue che  in tutte le comunità biologiche deve essere disponibile sempre  nuova energia. Deve perciò  esistere all'esterno delle diverse comunità biologiche una fonte costante di energia per la fotosintesi :tal fonte è appunto il sole. Senza energia della luce solare la vita non potrebbe sussistere

lunedì 11 gennaio 2021

biologia - l'energia indispensabile

 biologia - l'energia indispensabile

energia

Per certi aspetti un organismo è simile al motore di un'automobile; entrambi hanno una struttura complessa, costituita da parti che operano insieme per far funzionale tutto al meglio.

In un  motore di automobile le singole parti hanno certi compiti, o funzioni da svolgere; ma affinché ciò avvenga, occorre fornire al motore del combustibile. I combustibili sono fonti di energia. L'energia è la capacità di compiere un lavoro. Non è qualcosa che si possa vedere; se ne possono vedere però gli effetti. Così come la benzina  è la fonte di energia in un motore, il nutrimento è fonte di energia negli esseri viventi.

In un motore l'energia che deriva dalla combustione della benzina dà origine a una catena di eventi: il risultato è il movimento di alcune parti con il trasferimento di energia alle ruote. Fino a che c'è la benzina il motore va ; non appena la benzina finisce il motore si ferma,. Analogamente ogni essere vivente per funzionare deve essere fornito di combustibile; se la provvista di combustibile si esaurisce  l'organismo cessa di funzionare.

Mentre però il motore  di un automobile può restare a lungo inattivo e riprendere a funzionare non appena viene nuovamente rifornito; le macchine viventi hanno bisogno di un rifornimento continuo di combustibile. Se una pianta o un animale vengono lasciati troppo a lungo senza nutrimento  le parti da cui sono formati si deteriorano. A questo punto non c'è quantità di nutrimento che possa restituire a quell'organismo la capacità di funzionare.

La vita quindi ci suggerisce l'immagine di una macchina ininterrottamente in funzione. Per mantenere in vita un essere vivente occorre un continuo rifornimento di combustibile sotto forma di nutrimento.

L'energia che gli organismi ricavano dalle sostanze di cui si alimentano viene da essi utilizzata per svolgere le proprie funzioni biologiche. Procurarsi l'energia e utilizzarla è dunque una'altra caratteristica comune a tutti gli esseri viventi.

domenica 10 gennaio 2021

biologia - il bisogno di nutrimento

 biologia - il bisogno di nutrimento 

Lo studio di diverse comunità biologiche rivela la presenza in esse di molte forme di vita ed evidnenzia una caratteristica comune a tutte : il bisogno di nutrirsi. Ogni organismo  ha il suo modo di nutrirsi alcuni animali  si nutrono infatti di altri animali alcuni si cibano di piante pertanto in ogni comunità biologica devono esserci organismi capaci di produrre nutrimento tali organismi sono le piante verdi tutti gli organismi dipendono direttamente o indirettamente dalle piante verdi

bisogno di nutrimento











Le piante verdi non sono gli unici esseri viventi capaci di produrre nutrimento; ne sono capaci anche alcune altre forme di vita tra cui le alghe e batteri. Tutti gli esseri viventi capaci di produrre nutrimento  vengono chiamati produttori. Come vedremo per produrre il nutrimento la maggior parte dei produttori si serve della luce solare attraverso un processo che prende il nome di fotosintesi.

Fotosintesi è una parola che deriva da due vocaboli greci e significa mettere insieme per mezzo della luce.

Il nutrimento fabbricato da un produttore viene utilizzato sia dal produttore stesso che  da altri componenti della comunità biologica. Gli esseri viventi che non sono capaci di produrre da sè il nutrimento loro necessario vengono chiamati consumatori.

Alcuni  consumatori sono parassiti, ossia organismi che vivono all'interno o sopra un essere vivente, che prende il nome di ospite, dal quale traggono il nutrimento. L'ospite ne viene  in genere danneggiato e può anche morire. Così, la tenia è un animale che vive da parassita all'interno di una altro animale, come per esempio, l'uomo, mentre la ruggine del grano è un fungo microscopico che cresce come parassita di questo cereale.

Altri consumatori, chiamati saprofiti, ottengono il loro nutrimento da organismi morti o da prodotti di rifiuto di esseri viventi per esempio sono saprofiti molti funghi che ricavano il cibo da materiali in decomposizione contenuti nel terreno. E saprofiti sono anche batteri e microorganismi.

Il bisogno di nutrimento è la caratteristica degli esseri viventi.

biologia - gli organismi

 biologia - gli organismi 

gli organismi

quando fate una passeggiata in un bosco guardiamoci intorno ci sono alberi ma anche felci muschi che crescono sul suolo; e poi per terra, foglie e rami caduti e sotto di essi scopriremo molte forme di vita animale : insetti  per esempio le formiche che si muovo rapide., ognuna con un compito ben preciso. Poi ragni, vermi e piccole creature dalle molte zampe. 

Molti altri animali popolano il bosco : uccelli che cantano, scoiattoli, cervi e serpenti. Ma non è tutto osservando gli alberi da vicino possiamo scoprire altri esseri viventi : le api che ronzano intorno ad un alveare, una farfalla posata su un tronco che si mimetizza con la corteccia; un bruco  che avanza silenziosamente su una foglia.

E questi sono solo una parte della comunità biologica. Una comunità biologica è l'insieme degli organismi che vivono in un dato luogo. Nel corso dell'esplorazione del bosco non abbiamo potuto vedere, ad esempio, le innumerevoli creature microscopiche che vivono nel terreno  nelle pozze di acqua o all'interno  di piante e animali. Se avessimo prelevato un campione di terreno o di acqua, avremmo potuto scoprire che pullula di vita; con l'aiuto di un microscopio abbastanza potente  avremmo infatti potuto osservarvi numerosi  batteri, degli esser viventi tanto piccole che, se fosse possibile metterne in fila cinquemila non si raggiungerebbe in totale la lunghezza di un centimetro. In un campione di terreno potremmo trovare anche molte altre creature più grandi  e complesse dei batteri, come acari, minuscoli insetti e piccolissimi vermi.

Può darsi invece di un bosco abbiamo la possibilità di esplorare un prato un terreno brullo o anche un ambiente acquatico, quale uno stagno, un lago, un corso d'acqua. Ogni comunità biologica è costituita da una particolare combinazione di esseri viventi.

Lo studio di vari ambienti naturali mette in evidenza una prima caratteristica comune a tutti gli esser viventi in natura gli organismi non vivono isolati, ciascuno indipendente da altri, ma fanno parte di una comunità biologica. Gli organismi differiscono da una comunità biologica ad un'altra

domenica 3 gennaio 2021

le formiche tagliafoglie

le formiche tagliafoglie

le formiche tagliafoglie

gli insetti sono parenti dei crostacei in quanto sono artropodi e hanno un robusto esoscheletro.

Ma la formica con lo scudo di roccia indossa una vera e propria armatura minerale a protezione di tutto il corpo si tratta di uno strato di calcite con  alti livelli di magnesio, lo possiamo vedere sulle formiche tagliafoglie operaie diffuse in America Centrale come in Messico Costa Rica e Panama.

Una copertura simile si può trovare solamente nei denti del riccio di mare in nessun'altra corazza si è trovato un minerale simile, in queste formiche è formato da migliaia di piccoli cristalli 

Si chiamano tagliafoglie

E' stato scoperto da poco e quasi per caso si intravede infatti una patina bianca per poterlo rimuovere ed esaminare si è provato con un normale collutorio che lo ha sciolto ed è poi stato analizzato.

Questo esoscheletro protegge le formiche nei conflitti territoriale soprattutto quando si trovano a combattere con le formiche soldato.

Questo strato si accumula sul corpo delle formiche nel tempo e si distribuisce, non solo le protegge dagli scontri ma è anche un sistema per renderle immuni da infezione.

Visto la particolare resistenza si potrebbe utilizzare tale materiale per evitare la corrosione di vari  materiali 












martedì 22 dicembre 2020

renna

renna 


animale tipico delle regione dell'emisfero boreale  con diverse sottospecie.

In Europa noi la conosciamo come renna invece nell'America Settentrionale viene chiamato caribù, vive nella tundra e nelle foreste delle regioni artiche e subartiche in Canada Alaska, Russia Scandinavia.

La renna ha un tronco slanciato e zampe corte con una testa allungata e narici larghe, mentre gli occhi sono piuttosto piccoli e ha un mantello folto di colore biancastro e marrone con una folta criniera per sfidare il freddo .

Gli zoccoli sono bianchi e larghi e gli permettono di camminare facilmente sulla neve  hanno le corna sia le femmine che i maschi e si rinnovano ogni anno, vivono in branchi e sono migratori nel periodo tra aprile e maggio verso la tundra che si ricopre di vegetazione.

Le femmine iniziano a migrare prima e partoriscono tutte a maggio e a fine estate si riuniscono di nuovo con  la migrazione di ritorno. Sono ruminanti mangiano muschi e licheni

Vengono allevate dalle popolazioni delle zone artiche e subartiche per il pelo la carne e come animali da traino 

Le dimensioni variano dall'area geografica, nelle latitudini meridionali sono più grandi rispetto a quelle del nord.

E' più grande il maschio di molto rispetto alla femmina.

mercoledì 2 dicembre 2020

orso polare

orso polare 


l'orso polare o orso bianco lungo 2 metri e mezzo e con un peso di 700 chili ha un pelo molto folto che  serve come isolamento dal ghiaccio, resiste a micidiali bufere di vento e di neve 

Nei cuccioli il pelo è bianco mentre gli adulti hanno un pelo giallognolo.

percorre lunghissime distanze sui ghiacci soprattutto è un ottimo nuotatore. Galleggia e utilizza come spinta le zampe posteriori.

Un animale molto potente possono spostarsi con buona velocità. L'orso è diffuso intorno alle regioni polari artiche, in Canada Groenlandia, in Siberia e sull'Isola di Wrangel.

Potrebbe essere un parente del orso bruno e che ha cambiato colore per via dell'ambiente in cui abita e anche le orecchie sono ridotte per mantenere il calore.

di solito sono solitari ma per il periodo della riproduzione si riuniscono in coppie. Le madri cercano una tana per l'inverno per dare alla luce normalmente due cuccioli. Non si nutrono ma consumano il grassi accumulati.

L'orso bianco si nutre degli animali che trova dove vie per esempio uccelli marini, renne volti artiche.

Diversamente dagli altri orsi non vanno in letargo, vivono 25 anni, riescono a nuotare fino a 100 chilometri senza riposare


venerdì 20 novembre 2020

dedrolagus - animali

 dedrolagus - animali 


sembra siano discendenti dei canguri e gli wallabi infatti hanno caratteristiche simili, soprattutto gli arti posteriori lunghi e forti che riescono a farli muovere più velocemente sugli alberi riescono a bilanciarli meglio quando passano da un ramo ad un altro 

mentre invece sono goffi e lenti a terra, si nutrono di foglie e frutti, ma se riescono a trovarli possono cibarsi di cereali, corteccia e uova. 



domenica 1 novembre 2020

ibis eremita

 ibis eremita 

l'ibis eremita è un trampoliere si chiama così perchè nidifica in posti impervi rocciosi. Una volta nidificava in Italia ora è estinto in Europa, si trova invece in Marocco ed è a rischio estinzione


E' lungo circa 80 cm con una apertura alare che arriva a 135 cm i maschi sono più grandi delle femmine ed hanno anche il becco più lungo.

Sono completamente neri con riflessi verdi  violetto e bronzo sul petto e sulle ali. Sul retro della testa hanno delle penne arruffate e formano un ciuffo sulla testa 

Hanno delle parti nude nel corpo che sono di colore rossiccio, le zampe sono robuste con artigli piuttosto  forti e uncinati, hanno tre dita rivolte in avanti e una all'indietro 

Gli occhi sono laterali piuttosto grossi di colore giallo ocra, il becco è lungo e si restringe verso la punta

L'ibis eremita passa molto tempo in gruppo, cercano cibo nelle zone steppose, camminando e cercando la preda che di solito consiste in piccoli rettili che trovano nel terreno sabbioso, ma si cibano anche di piccoli mammiferi e insetti, lumache e aracnidi.

Raggiungono la maturità nei primi tre anni, i piccoli vengono nutriti fino al secondo mese di vita quando imparano a volare


martedì 20 ottobre 2020

il gatto - le anomalie della terza età

Il gatto anziano manifesta cambiamenti da non sottovalutare


Problemi ad affrontare  con terapie farmacologiche e comportamentali

la vecchiaia di per sé non è una malattia  ma è una condizione associata alla riduzione delle capacità dei gatti  di affrontare e reagire ai fattori stressanti psicologici e ambientali 
un gatto anziano  in genere ha una più bassa soglia di tollerabilità nei confronti della confusione e dei cambiamenti  deve quindi  disporre di un luogo sicuro ed esclusivo dove potersi rifugiare senza intrusioni di alcun tipo 
trascorre inoltre molto tempo a dormire  e la sua maggiore immobilità va  compensata con maggiore arricchite con maggior arricchimento ambientale  croccantini in palline  o scatole forate
i cambiamenti comportamentali riguardano spesso  le interazioni dell'animale con i membri della famiglia  umana
in certi casi può ricercare continuamente un contatto fisico   e non vivere serenamente le nostre assenze  prolungate in certi casi può manifestare intolleranza al contatto fisico prolungato e reagire quando le nostre coccole diventano insistenti.